La Parodontologia è quella branca dell’odontoiatria che si occupa della salute dei tessuti di sostegno dei denti.
Il fattore più importante per mantenere denti e gengive sani nel tempo è l’eliminazione della placca batterica mediante l’igiene professionale, ma anche attraverso un corretto lavaggio dei denti a domicilio.
Talvolta può risultare necessaria una terapia chirurgica per eliminare alcuni difetti, ma il momento fondamentale della terapia parodontale è quello della terapia non chirurgica, ovvero quello delle sedute di igiene con detartrasi e levigatura delle radici, eventualmente assistita dall'uso del laser parodontale.
La “terapia chirurgica” parodontale è riservata a quei pazienti in cui la terapia non chirurgica non è stata in grado di eliminare completamente le cause dell’infiammazione dei tessuti attorno ai denti.
La diagnosi della malattia parodontale viene eseguita attraverso il sondaggio e eventuali esami radiografici.
Il sondaggio parodontale si esegue facendo scorrere uno strumento millimetrato, la sonda parodontale, tra dente e gengiva lungo tutto il perimetro, in modo da valutare se i tessuti di sostegno sono correttamente attaccati a livello dei colletti dei denti. Nelle gengive sane la sonda non penetra per più di 1-2 mm nel solco gengivale. In presenza di malattia delle gengive si può avere una perdita di osso dovuta alla sua distruzione, causata dall'infiammazione e/o dall'infezione del sito. In questo caso la sonda penetra tra dente e gengiva per più di 3-4 mm, e ci si trova in presenza di una “tasca parodontale”.
In fase di diagnosi possono essere utilizzati anche gli esami radiologici, che risultano importanti per formulare un piano di trattamento. Questi esami infatti ci permettono di valutare, oltre alla lunghezza delle radici e alla loro forma, anche l’entità della perdita di osso e il tipo di riassorbimento avvenuto.